(Dentro il racconto) La stanza dei sentimenti



Sei sicuro di voler cancellare tutti i tuoi sentimenti? Allora entra...

La stanza dei sentimenti pone una domanda che prima o poi tutti ci facciamo nella vita dopo una delusione, quando il cuore ci si spezza e il dolore è insopportabile. Se esistesse davvero una terapia che fosse in grado  di risucchiarci via tutto il sentimento e con esso il ricordo e il dolore... noi lo faremmo? È questo che ha portato Anita a voler dimenticare Gianni. 


Il racconto si trova in Anime quantiche a breve in uscita. Qui un breve estratto:

 Sentì bussare. No, non voleva aprire, doveva ricordare quella notte. Se dell'amore in sé aveva ricordi sbiaditi, del suo amarla non dimenticava nulla: ogni carezza, ogni bacio, ogni dannata voglia di sfuggirgli e di saltargli addosso. Rimaneva solo un muro, quello di casa sua. Poi c’era il suo collo, che scoprendosi mostrava il suo lato delicato, dimora delle sue labbra. C’era anche una mano che le alzava la gonna, mentre con l'altra la reggeva come un piedistallo. E nient’altro, se non il so-le ruggente in cui lui moriva, la sua donna, in un’eclissi di vita e di morte. Un letto faceva da trincea e metteva fine alla guerra, come se il domani non dovesse mai venire e l'amore dovesse bastare davvero. 

 «Sono pronta, dottore!»
Il dottore entrò con le sue algide e bellissime infermiere. Ad un tratto, la stanza s'illuminò di luce e lei notò per la prima volta tutti gli specchi che la adornavano. Il dottore la fece spogliare, davanti ad uno di questi, poi passò un dito nella ferita poco visibile della precedente operazione, che andava dallo sterno fino all'ombelico. 
«Eccoti» disse, indicando il punto fra il cuore e
il baricentro. 
«Tu sei qui!»
«Dottore, io non vorrei, ma… credo di amarlo ancora.»
Lui la guardò a lungo senza parlare. 
«La strada è lunga» disse, voltandosi verso le infermiere. Iniziò a parlare loro in una lingua straniera. Poi le chiese inespressivo: «Ma, quando lo guardi, in che punto si muove il tuo sole?»
Lei lo ripensò intensamente. Con una mano si sfiorò gli occhi, poi se la portò giù fino ai seni, poggiando il palmo, e con le dita costeggiò la ferita, scendendo nelle sue stanze interne. 
«Lungo il perimetro della mia anima, dappertutto» rispose mesta. 
«Cosa ricordi ancora di lui?» chiese il dottore, sedendosi su di una seggiola e fissando la sagoma di lei allo specchio. 
«Ricordo la sua anima triste» rispose, distogliendo lo sguardo dal suo riflesso. 
......


Un film che  tratta l'argomento è Se mi lasci ti cancello. Anche se quando ho scritto questo racconto non avevo ancora visto il film. Il mio racconto nasceva dalla mia esigenza di voler dimenticare, e con essa il dubbio di cosa sarebbe successo se lo avessi fatto, se questo sarebbe stato davvero un bene e una soluzione. 

trailer del film



Esiste persino una ricerca in tal proposito. presa dal sito https://donna.fanpage.it/

Cancellare i brutti ricordi si può? Una ricerca mostra come agire su eventi negativi del passato
Nel film “Se mi lasci ti cancello” la protagonista decide di eliminare dalla memoria il suo ex partner. Fantascienza? Non necessariamente. La dottoressa Sara Borgomaneri dell’Università di Bologna ha spiegato a Fanpage.it che oggi intervenire sulle emozioni scatenate da alcuni eventi del passato è possibile.

Intervista a Dott.ssa Sara Borgomaneri
Ricercatrice del Centro di Studi e Ricerche in Neuroscienze Cognitive dell'Università di Bologna
A cura di Francesca Parlato

Quando nella mente si sedimenta un ricordo è difficile, praticamente impossibile, mandarlo via. Ma le emozioni che il ricordo porta con sé? Quelle è possibile controllarle? È da queste domande che è partito il lavoro del gruppo di studi del Centro di Neuroscienze di Cesena, dell'Università Alma Mater di Bologna. L'associazione con il film "Eternal sunshine of spotless mind", maldestramente tradotto in "Se mi lasci ti cancello", è immediata. Ma lo scopo dello studio, pubblicato lo scorso agosto su "Current biology", prestigiosa rivista scientifica, non è proprio lo stesso. "L'idea nasce dalla possibilità di modificare l'impatto dei ricordi negativi – ha spiegato a Fanpage.it la dottoressa Sara Borgomaneri, ricercatrice del Centro di Studi e Ricerche in Neuroscienze Cognitive dell'Università di Bologna e prima firma della pubblicazione – Non si tratta di cancellare i ricordi, ma di intervenire sull'impatto che questi hanno sulla nostra risposta fisiologica". 
L'esperimento dell'Università di Bologna
La sperimentazione è durata circa due anni e ha visto il coinvolgimento di 84 persone sane, alle quali è stato prima indotto un ricordo negativo e poi si è cercato di manipolare le emozioni legate a questo preciso avvenimento: "Abbiamo creato nei partecipanti un ricordo aversivo, un evento negativo. Il primo giorno i partecipanti hanno visto due stanze (virtuali) e in tutti loro è stata provocata una stimolazione con delle scariche elettriche, molto fastidiosa sul polso. Il giorno dopo abbiamo riproposto loro la stessa situazione: consapevoli di ciò a cui sarebbero andati incontro hanno avuto delle reazioni di paura, come accelerazione del battito cardiaco e sudorazione. A questo punto alcuni di loro sono stati sottoposti alla TMS, ovvero alla Stimolazione Magnetica Trasncranica. Attraverso una bobina appoggiata sullo scalpo, è stato erogato un campo magnetico in grado di interferire con l'attività di quell'area del cervello deputata al consolidamento del ricordo, inibendo per 15 minuti le attività della corteccia prefrontale dorsolaterale. Il terzo giorno, il gruppo che aveva ricevuto questo tipo di stimolazione (in alcuni gruppi erano state stimolate aree del cervello diverse, in altri nessuna) ricordava perfettamente le differenze tra le due stanze e in quale delle due avevano provato dolore e fastidio, ma i segnali fisici della paura non erano più presenti". 
In quale modo "cancellare" alcune emozioni ci può aiutare
Un ricordo può portarsi dietro anche dei traumi e limitare la nostra vita quotidiana. Una caduta da un motorino, un incidente in auto possono essere degli eventi in grado di segnare e condizionare le nostre giornate. "L'esperimento per ora ha riguardato degli eventi negativi di piccola intensità e di non significativo impatto sulla nostra vita quotidiana. Ma l'obiettivo a lungo termine è proprio lavorare con le persone che soffrono di un disturbo post traumatico da stress, senza cancellare il ricordo in sé, ma soltanto la paura legata ad esso". In particolare la ricerca, grazie a un importante finanziamento del Ministero della Salute, continuerà con i soggetti che hanno avuto un incidente automobilistico. "Per due settimane di seguito verrà indotto un campo magnetico mentre il paziente parla del proprio incidente. Si misureranno poi i suoi parametri fisiologici per capire se la Stimolazione Magnetica Trasncranica può essere utile anche nel caso di eventi già immagazzinati dalla nostra memoria". E la possibilità di cancellare le emozioni causate da un lutto o dalla fine di una relazione è ancora lontana? "Il dolore, la tristezza sono emozioni che si basano su network cerebrali decisamente più complessi rispetto alla paura, che potremmo definire come l’emozione più facilmente misurabile dal punto di vista fisiologico. Ma è plausibile che prima o poi si riesca a intervenire anche su questo tipo di emozioni".
continua su: https://donna.fanpage.it/cancellare-i-brutti-ricordi-si-puo-una-ricerca-mostra-come-agire-su-eventi-negativi-del-passato/

A voi l'ardua sentenza! 

Citazioni

Dal film

Joel Barish (Jim Carrey) e Clementine Kruczynski (Kate Winslet)  
Joel! E se tu rimanessi stavolta?
Se ne sono andati via tutti, non c'è più nessun ricordo.
Almeno torna indietro e inventati un addio, facciamo finta che ci sia stato. Addio Joel.
Ti amo.
Ci vediamo a Montauk.

Dal racconto

«Non puoi scordarti chi sei. Non si può invecchiare bene senza saperlo.»

colonna sonora "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" Jon Brion




La pagina dedicata ai dentro al racconto

 

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