Fiamme gemelle

 

 dal post di Cinzia Sapio

Quante inutili teorie sull'appartenersi si emettono.
Il mare non ha mai detto alla terra m'appartieni 
e la terra non ha mai risposto al mare ti posseggo! 
Eppur non c'è mare che la terra non abbracci 
e non c'è terra che il mare non lambisca.

Ora siedi sulle sabbiose rive 
con le tue tenere misericordie nascoste. 
Lambisci la nuda rupe battagliera che si oppone vincente 
ma che solo col tempo la consumerai fino all'anima.

Appartenersi non vuol dire aversi per forza o stare insieme a tutti i costi, significa che due persone sono legate dentro a prescindere dalle vie della vita che prenderanno. Le anime che si appartengono sono anime gemelle, alchemiche, elettive. Potranno non stare mai insieme ma qualcosa le legherà sempre, come il famoso filo rosso che prima poi li farà tornare vicini. Cos'è questo filo rosso? La leggenda del filo rosso è una storia affascinante che affonda le sue radici nella tradizione giapponese e cinese. Secondo questa credenza millenaria, si dice che due persone che sono destinate a incontrarsi siano legate da un filo invisibile ma indissolubile. Questo filo rosso simboleggia l’amore, il destino e il legame tra due anime che devono incontrarsi e rimanere insieme, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che possono incontrare lungo il percorso. Molte persone credono nel potere e nel significato profondo di questa leggenda, considerandola un segno di speranza e di fiducia nel destino.

C'è un filo rosso fra noi
 che lega cuore a cuore
esso è invisibile, invincibile.
 Un filo rosso
che sorpassa
 ogni pensiero
 ogni volontà.
 Più forte dell'amore
 più forte della morte         
più forte della vita.
Esso ingarbuglia, tira e spiana
 sentimenti ed emozioni
indecentemente, dolorosamente
felicemente.
C'è un filo rosso
che solo il cuore chiama per nome
a cui non dà ascolto.
Perché lo affascina, lo detesta
lo fa gioire, desiderare
perché lo ama, senza farsi amare.
Un filo rosso, un filo eterno
un filo di speranza
che ovunque andremo
chiunque diventeremo
esso, ci unirà per sempre.

 

Anime gemelle - Anna Piediscalzi

È un gioco di sguardi il nostro
sguardi veloci e sinceri
un battito di ciglia, ed è sintonia.
È un giro di pensieri 
logici, 
imperscrutabili 
bellissimi contrastanti 
e sempre uguali.
È un valzer di parole 
allegre, 
distratte 
dette sottovoce, 
quasi urlate 
discorsi silenziosi che seguono mappe 
che solo loro conoscono.
È un via vai di emozioni, 
sensazioni 
sentirsi soli fra la gente
 e completi solo se insieme.
Sentire la mancanza di quell'unico sorriso.
Sentirsi tristi o arrabbiati 
ma avere lo stesso cura 
anche se da lontano 
anche se di nascosto 
che l'altro stia bene.
Allontanarsi per paura di qualcosa di diverso 
ma per un nulla, 
un colpo di vento 
un pensiero confuso 
ritrovarsi ancora insieme 
oggi come ieri.
Come anime cucite con la stessa pelle
 come anime gemelle.

audiolibro completo

Le affinità elettive - J. W. von Goethe 

colonna sonora

Ed è di nuovo solitudine
Anche stanotte sentirò
Questo mio cuore
Battere e levare
Tempo d'amore
Che non finisce mai, oh no
Tutto il mio dentro che conosci
Che tu sai
Vive un momento più difficile che mai
Non è bastato aver tagliato i ponti
Non è servito aver pagato i conti
Se poi resta
Questa mia maniera d'essere
Ancora fragile
Io vorrei sapere se ci sei
O sei soltanto un volo inutile
Dove sarai
Anima mia
Senza di te
Mi butto via
Dove sarai
Anima bella
Dove sarai
Questo mio cuore
In battere e levare
Tempo d'amore
Ed io ti sto cercando
Così forte
Che mi fanno male gli occhi ormai
Dove sarai
Anima mia
Senza di te
Mi butto via
Dove sarai
Anima bella
Stella gemella
Dove sarai
Magari dietro alla luna sarai
Come il sogno
Più nascosto che c'è
Non lo vedi che io vivo di te
Dove sarai
And I'll find you and make it through the night
And I'll find you and make it through the night
And I'll find you and make it through the night
And I'll find you and make it through the night
And I'll find you and make it through the night
And I'll find you and make it through the night
And I'll find you and make it through the night
And I'll find you and make it through the night

Fonte: LyricFind
Compositori: Adelio Cogliati / Eros Ramazzotti / Mario Lavezzi / Vladimiro Tosetto




Dove sarai?
Anima mia
Non lo vedi che io vivo di te?
Dove sarai?
Sai che ti vedo ancora nei miei occhi se mi specchio
Eri tutto ciò che io stavo cercando
Intanto, tu resti la musa che ispira i miei testi
I miei discorsi tradotti in versi
Poli opposti attratti da uno sguardo che brilla
In te vedevo sai, l'unica conferma, ora e per sempre
Sei la mia storia importante tra tante
Ora una stella cadente contiene un desiderio
Cielo aperto e il tuo ricordo viaggia in me
Come un brutto sogno che si porta via con sé
La tua immagine si perde in quella foto tra le fiamme
Di un camino che adesso brucia in solitudine
E non è facile dimenticare tutto adesso
Sei la mia piccola, ti penso anche se ho perso
La ragione per cui tutto questo aveva un senso
Mi chiedo
Dove sarai, anima mia?
Senza di te mi butto via
Dove sarai (cercami, dai) anima bella (anima bella)
Stella gemella (brilla per me) dove sarai?
È strano come stuzzichi la mia memoria guardare le stelle
Dona luce nuova ad ogni mio fotogramma ribelle
Penso ad una scelta sciocca, un filo d'erba in bocca
Abbandonato in un prato, questa ferita aperta ancora scotta
Un'altra volta una cotta spenta in fretta
Non riesco a fare il fidanzato, cerco un'amante perfetta
Che sia la musica che ha il battito giusto per me
So bene che sarebbe l'unica in quanto so che lei c'è
Altrimenti questo qui chi se lo prende?
Mai abbastanza presente, sempre cocciuto se sceglie
Con la mia stravagante vita da cantante
Volente o nolente, una mente eternamente adolescente
Ciò che mi aspetta sarà vero o sarà
Un altro miraggio scomparso al contatto con questa realtà
Non mi spiego dove sarà l'altra metà di questo ego
Mi guardo dentro e chiedo
Dove sarai (ti cerco, sai) anima mia (anima mia)
Senza di te (ora è per sempre) mi butto via (sei la mia piccola)
Dove sarai (cercami, dai) anima bella (anima bella)
Stella gemella (brilla per me) dove sarai?
Magari dietro alla luna sarai
Come il sogno più nascosto che c'è
Non lo vedi che io vivo in te?
Dove sarai? (Dove sarai?)
Dove sarai (ti cerco, sai) anima mia (anima mia)
Senza di te (ora è per sempre) mi butto via (sei la mia piccola)
Dove sarai (cercami, dai) anima bella (anima bella)
Stella gemella (brilla per me) dove sarai (dove sarai?)

Fonte: Musixmatch
Compositori: Eros Ramazzotti / Adelio Cogliati / Emanuele Busnaghi / Francesco Stranges / Giuseppe Tosetto / Luca Aleotti / Alessandro Merli / Bruno Lavezzi




Film completo

Animagemella.com

oppure
Julia Palmer lavora presso un'agenzia di appuntamenti per single a Portland, in Oregon. La conoscenza del solitario Daniel, da poco arrivato in città, diviene un suo obiettivo per accasarlo. Seppur titubante egli accetta di mettersi in gioco ma, la sua vicinanza metterà a serio rischio la professionalità di Julia.

esistono pure le fiamme gemelle
se ne parla qui

 
spiega gli inizi (o per meglio la leggenda) delle fiamme gialle

 
La fisica quantistica ha scoperto il concetto base delle fiamme gemelle


Le fiamme gemelle sono come le cellule entangled.

Entanglement" (in inglese, "groviglio", "intreccio") è un termine coniato da Erwin Schrödinger nel 1935 e in meccanica quantistica indica un legame fra particelle. È definito da una funzione, chiamata funzione d'onda di un sistema, che descrive le proprietà delle particelle come fossero un unico oggetto, anche se le particelle si trovano ad enorme distanza. Questa correlazione permette alla prima particella di influenzare la seconda istantaneamente, e viceversa.
Ma non tutte le particelle sono "entangled", ovvero aggrovigliate. Affinché questa correlazione abbia luogo, cioè per far sì che le due particelle abbiano stati quantici correlati, queste due particelle devono essere prodotte simultaneamente da un'interazione fisica. Un tipico esempio di stato quantico è lo spin di una particella. Esso può assumere valore positivo o negativo. Quando abbiamo a che fare con particelle "entangled", quindi unite nel legame, la somma degli spin delle due particelle è pari a zero. Dunque se si misura lo spin di una delle due, automaticamente ed istantaneamente si conoscerà anche lo spin dell'altra.
È un po' come prendere un paio di guanti e di chiuderli separatamente in due scatole diverse. Se aprendo la prima scatola trovate il guanto destro, saprete immediatamente che nella seconda scatola c'è quello sinistro.
Ma com'è fatta la realtà quando nessuno la guarda? Gli spin delle due particelle sono definiti già in partenza o si materializzano solo nel momento dell'osservazione?
Diversi punti di vista
Una prima corrente di pensiero fu capitanata da Niels Bohr, grande sostenitore della meccanica quantistica. Questa corrente riteneva che le particelle nascessero quando osservate e che solo la loro funzione onda del sistema fosse reale prima dell'osservazione.
Albert Einstein, Boris Podolsky e Nathan Rosen, invece, erano convinti che le particelle nascessero già con le loro caratteristiche (realismo locale), in quanto la relatività aveva dimostrato che nessuna informazione poteva trasmettersi istantaneamente, viaggiando più veloce della luce.
Questo fenomeno istantaneo, l'entanglement, doveva quindi essere legato a delle variabili nascoste, a noi sconosciute, le quali definiscono lo spin delle particelle prima ancora di effettuare l'osservazione.
Questi scienziati definirono la meccanica quantistica incompleta e mossero le loro critiche nel famoso paradosso EPR, acronimo derivato dalle loro iniziali.
Verifica sperimentale
Nel 1964 John Bell identificò un metodo basato sulle probabilità, chiamato teorema di Bell, per capire se lo stato quantico delle due particelle entangled fosse definito fin dall'inizio (seguendo l'idea di Einstein, Podolsky e Rosen) o se si manifestasse solo a conseguenza dell'osservazione (come nell'ipotesi di Bohr).
A causa di difficoltà tecnologiche si dovette aspettare fino al 1982, quando Alain Aspect misurò il comportamento di fotoni entangled e validò la teoria di Bohr. Einstein aveva quindi torto.
Fintantoché le due particelle non vengono osservate, i loro spin rimangono indefiniti, ovvero entrambe le particelle hanno al tempo stesso spin positivo e negativo, secondo il principio di sovrapposizione degli stati. È la sola presenza dell'osservatore ad interferire con il sistema e a calarlo nella "realtà".
Conoscenza istantanea
L'entanglement permette di conoscere istantaneamente il comportamento della seconda particella, non per via di un trasferimento di informazioni più rapido della luce, ma perché le due particelle sono di fatto un unico sistema governato da una sola funzione d'onda.
Una perturbazione esterna locale, come l'arrivo di un fotone o di un osservatore, non altera solo il comportamento della prima particella, ma influenza tutto il sistema, e di conseguenza definisce lo stato quantistico anche della seconda.
Una piccola precisazione finale. L'esempio dei guanti, utile per comprendere il fenomeno, non calza più perfettamente. Il guanto destro e quello sinistro, infatti, sono definiti fin dall'inizio, mentre lo stato quantico delle particelle non lo è. È un'interferenza esterna a definirne lo stato.


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