Perché leggere Nel giardino degli ossimori in fiore

 

Questo libro nasce dal mio giorno zero. Vorrei parlarvene un attimo, con lo stile inconfutabile di ''Person of Interest'', una serie televisiva statunitense di fantascienza distopica e crime drama.

Harold Finch dice che la Macchina, sistema informatico progettato da lui e Nathan Ingram, ''si resetta e si riavvia in 1,618 secondi". 1.618 è il numero irrazionale phi(ɸ), che costituisce il "rapporto aureo" largamente presente in natura. Al termine del suo processo di riavvio, la macchina genera quattro righe in codice binario. Quando è convertito in caratteri ASCII, la frase "Quis custodiet ipsos custodes?" si rivela. Questa frase proverbiale, derivata dal passo delle Satire (VI, 48-49) di Giovenale, letteralmente si può tradurre come: «Chi sorveglierà i sorveglianti stessi?». 

Partendo da questo assioma, che mi è particolarmente caro, io riparto disimparando ogni passato: ecco che il presente impianta il mio giorno zero, in un riavvio della mia macchina interiore, che ricomincia a vivere ogni giorno, sì confusa, ma libera.

Intanto ho un sogno, anzi, una moltitudine di sogni che vi voglio condividere attraverso questa raccolta di citazioni, haiku, poesie brevi, ermetismi, dossologie e rammenti personali. Essi sono l’opera finale dei diversi frammenti del mio vissuto, delle mie idee, dei miei incanti, dei miei deliri, delle mie decadenze.

Tutti gli stati della Neutrina, che sarei io, me medesima. 

 


''Conosco cento modi di morire ma il mio preferito rimane scrivere.''

 

Da queste parole è nata questa raccolta, che un po' come tutti i miei scritti si fonda sul mio vivere e sul mio sentire, soprattutto perché ''scriverne mi ha permesso di sopportarle.'', come scriveva Bukowski. 

L'ironia è come una droga potente. Se tagliata bene, vi farà sopportare una considerevole quantità di eventi e fatti.

Sono convinta che sarà l'ironia a salvare il mondo. Proprio per questo voglio donarvi la mia, che potrete trasformare in post, o tweet, o didascalie, o come meglio credete, sperando che essa possa ispirarvi, che possa lasciarvi un pensiero con cui discorrere con altri nella vostra vita reale o virtuale, ovunque vogliate.

Troverete tutto quello che vi serve e anche tutto quello che non sapevate neanche di volere:

considerazioni briose, frivole, intimiste, introspettive, o semplicemente malinconiche.

 


''Ti sembrerò fuori come un balcone, ma come si vedono bene le stelle da questo balcone!''

 

Entrando nel dettaglio del libro, troverete per primi gli aforismi che vestono bene qualunque cosa abbiate da pubblicare. Qui troverete un misto che va dagli aforismi cattivelli a quelli teneri, pensati, creati e ispirati dalla vita di tutti i giorni. 

 


''Come su polsi musica di violini suona la vita.''

 

Gli haiku sono brevissime poesie giapponesi che, tradizionalmente, si fondono in terzine di 17 sillabe (più precisamente more) secondo uno schema metrico di 5/7/5. Gli haiku di inizio XX secolo prevedevano il Kigo, un riferimento alla stagione attraverso piante, animali, luoghi, momenti in grado di suscitare suggestività, in un’ottica naturalistica di contemplazione di ogni irripetibile istante. I miei si basano sulle sfumature del mio vissuto, con l'aggiunta della struttura poetica stringente, tenendo conto delle sinalefe nel computo metrico. Inoltre, vi sono alcune composizioni dedicate alle canzoni che più amo dei Pink Floyd.

 


'' Oggi ho visto passare l'universo con il suo bianco splendore 
ed era una porta vista anima spalancata in pieno centro cuore.''

 

Gli ermetismi e le poesie brevi sono, rispetto agli haiku, composizioni più libere strutturalmente, ma similmente concentrate a ricercare l’essenzialità nella sintassi attraverso l’imposizione evocativa ed enfatica di brevi versi. Escono direttamente dal mio essere, dalla vita diluita nella mia anima e trasformati in versi inediti e editi. 

 

 


''Sempre sia santificato il tuo santo nome.

Così sia e così vi si aggiunto.''

Sulla scia poetica non potevano mancare le dossologie, composte in versi liberi che hanno, come ultima e unica finalità, quella di rendere lode e gloria a Dio e alla sua Creazione. In quanto la maggioranza concepisce solo i due tipi di dossologie tradizionali, la maggiore (doxologia maior) e la minore (doxologia minor), ho pensato a lungo se inserirle o meno, avendo voluto crearne di meno canoniche e più intime.

 


''La società non ama le regole, figuriamoci il punto e virgola (3° legge della Neutrina)''

 

Infine, vi regalo le leggi della Neutrina, che riscrive ex nova la famosa legge di Murphy e l'aggiorna, creando massime su temi e concetti diversi, unicamente e inconfutabilmente miei. 

 

A corto di fantasia? Ecco, vi presto la mia. All'unico patto che mi citiate o tagghiate. 

#AnnaPiediscalzi




Se volete acquistarlo


https://www.youcanprint.it/nel-giardino-degli-ossimori-in-fiore/b/9e4d89e2-ed1e-5bab-aa51-68278ababa4c



colonna sonora

Un gran freddo dentro l'anima,
fa fatica anche una lacrima a scendere giù.
Troppe attese dietro l'angolo,
gioie che non ti appartengono.
Questo tempo inconciliabile gioca contro te.
Ecco come si finisce poi,
inchiodati a una finestra noi,
spettatori malinconici,
di felicità impossibili...
Tanti viaggi rimandati e già,
valigie vuote da un'eternità...
Quel dolore che non sai cos'è,
solo lui non ti abbandonerà mai, oh mai!
E' un rifugio quel malessere,
troppa fretta in quel tuo crescere.
Non si fanno più miracoli,
adesso non più.
Non dar retta a quelle bambole.
Non toccare quelle pillole.
Quella suora ha un bel carattere,
ci sa fare con le anime.
Ti darei gli occhi miei,
per vedere ciò che non vedi.
L'energia, l'allegria,
per strapparti ancora sorrisi.
Dirti si, sempre si,
e riuscire a farti volare,
dove vuoi, dove sai,
senza più quei pesi sul cuore.
Nasconderti le nuvole,
quell'inverno che ti fa male.
Curarti le ferite e poi,
qualche dente in più per mangiare.
E poi vederti ridere,
e poi vederti correre ancora.
Dimentica, c'è chi dimentica
Distrattamente un fiore una domenica
E poi... silenzi. E poi silenzi.
Nei giardini che nessuno sa
Si respira l'inutilità.
C'è rispetto grande pulizia,
è quasi follia.
Non sai come è bello stringerti,
ritrovarsi qui a difenderti,
e vestirti e pettinarti si.
E sussurrarti non arrenderti
nei giardini che nessuno sa,
quanta vita si trascina qua,
solo acciacchi, piccole anemie.
Siamo niente senza fantasie.
Sorreggili, aiutali,
ti prego non lasciarli cadere.
Esili, fragili,
non negargli un po' del tuo amore.
Stelle che ora tacciono,
ma daranno un segno a quel cielo.
Gli uomini non brillano
Se non sono stelle anche loro.
Mani che ora tremano,
perché il vento soffia più forte...
non lasciarli adesso no.
Che non li sorprenda la morte.
Siamo noi gli inabili,
che pure avendo a volte non diamo.
Dimentica, c'è chi dimentica,
distrattamente un fiore una domenica
e poi silenzi. E poi silenzi




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Il giardino di mezzanotte

Il Giardino Segreto (Cartone Skorpion del 1994)




Commenti

  1. Libro che con la sua trasparenza e schiettezza ci riporta l'autentica delicatezza dell'oscuritá in noi, un cerchio che si chiude raccogliendo esperienze, spiritualità e battute di spirito, rilasci, ironia, crescita. Dietro l'apparenza semplicemente una vita, come l'immobile e silente porta sempre con sé l'orchestra del creato con tutte le sue complessitá.

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    1. Grazie delle parole. Hai colto pienamente nel segno! Spero che questa sinfonia di parole si moltiplichi per moltiplicare la pace (o le sensazioni) che esse creano in chi le legge.

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