(Dentro il racconto) La casa stregata (fanfiction)

 

Dal racconto

Il primo mercoledì di luna piena dopo il tramonto farai l'amore con Gianni e sarete ricchi e felici per sempre.

...

Da quando lo aveva conosciuto, le erano successe cose strane, tipo che la gatta Kia avesse iniziato a parlare senza più smettere. 

Non era irritante che parlasse, aveva pensato Anita, ma che avesse vagamente la voce della Littizzetto, decisamente sì. Poi, quella stramaledetta gatta, però, parlava solo quando lui non poteva sentirla. Ci aveva rinunciato per non sembrare strana, rischiando così, di farlo scappare. Comunque, a forza di ascoltarla, si era ritrovata lì in braccio al suo muscoloso fidanzato. In fondo, lo sapeva che era l'amore che parlava al posto del gatto. Quando il pasticciaccio avrebbe avuto luogo, tutto sarebbe tornato normale. Nessuno l'avrebbe chiamata per consegnarle le chiavi di una casa che non aveva comprato o affittato né visto. Le aveva prese, è vero, ma solo perché Kia continuava a ripetere: Il primo mercoledì di luna piena, dopo il tramonto, farai l'amore con Gianni e sarete ricchi e felici per sempre. Anita aveva ascoltato fino alla parola: Farai l'amore… poi non aveva capito più niente. 

...

La casa stregata è stata ispirata dall'omonimo film di Renato Pozzetto.

Come il film, anche il racconto, con le debite differenze nei dettagli, è una favoletta ironica che spero molto vi possa far sorridere.

Più che parlare del mio racconto, è un post dedicato al mitico Renato. Partendo da un film che mi ha sempre fatto ridere a prescindere da quante volte l'ho visto e lo vedrò.
Per me i personaggi come Renato Pozzetto, Paolo Bonolis e pochi altri sono come tesori da celebrare perché mi hanno fatto ridere quando volevo solo piangere. 
Come ho già scritto sul post di Ciao Darwin 
ci vuole estrema intelligenza per far ridere.

              In omaggio al racconto vi allego il film completo di Renato.


Audiopoesia 

Serena- la casa stregata

Audiolibro 



Film completo 
    


Due video sulle curiosità e gli errori del film

 come colonna sonora 
ma non poteva mancare il suo cavallo di battaglia
E la vita

C’è chi soffre soltanto d’amore
chi continua a sbagliare rigore
c’è chi un giorno invece ha sofferto
e allora ha detto, io parto
ma dove vado se parto,
sempre ammesso che parto?

Ciao! a chi sbaglia a fare le strissie,
a chi invece avvelena le bissie.
Uno tira soltanto di destro
l’altro invece ci ha avuto un sinistro
e c’è sempre qualcuno che parte,
ma dove arriva, se parte?

E la vita, la vita
e la vita l’è bela, l’è bela,
basta avere l’ombrela, l’ombrela
che ti para la testa,
sembra un giorno di festa.
E la vita, la vita
e la vita l’è strana, l’è strana,
basta una persona, persona
che si è rotta la testa
è finita la festa.

C’è chi un giorno ha fatto furore
e non ha ancora cambiato colore.
C’è chi mangia troppa minestra
chi è costretto a saltar la finestra
e c’è sempre lì quello che parte
ma dove arriva, se parte?

Ciao! A chi sente soltanto la radio
e poi sbaglia ad andare allo stadio.
C’è chi in fondo al suo cuor ci ha una pena,
c’è chi invece ci ha un altro problema,
e c’è sempre lì quello che parte
ma dove arriva, se parte?

E la vita, la vita
e la vita l’è bela, l’è bela…

 e per finire un intervista al grandissimo Renato Pozzetto




https://www.annapiediscalzi.it/p/il-senso-dei-racconti-di-anime-quantiche.html






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