Io non ti sposerò
Il matrimonio è una tomba, ma se non muori almeno una volta non ci credi.
Ho creduto che fosse possibile un cambio di idea, un secondo matrimonio, ma la vita mi ha fatto capire che la mia libertà vale più di qualsiasi altra cosa. Barattare la libertà per inchinarsi all'altare dell'amore è pura follia.
L'individualismo che permea la nostra società porta per paura o delusione agli estremi di questa chiusura sul matrimonio classico. E nascono altri tipi unioni e di matrimoni.
Tipo lo sposarsi con se stessi. La Sologamia, ovvero l'atto di sposare se stessi, è un fenomeno che racconta un bisogno reale e serissimo, espressione di una filosofia intimista volta alla cura del sé e del proprio benessere interiore. La pratica di sposare sé stessi è ancora un territorio inesplorato in Italia, ma molto diffuso in Giappone e nel mondo anglosassone. Per sposarsi con sé stessi non esiste un metodo preciso, quindi la sologamia non prevede un unico rito. Semplicemente, essendo un atto puramente simbolico e privo di qualsiasi valenza legale, ognuno può decidere di organizzare la cerimonia come meglio crede.
A parte l'egocentrismo che permea la scelta di celebrare questa scelta con sé stessi si può anche capire.
Ma c'è un altro tipo di fidanzamento, quello che ha intrapreso una ragazza di 23 anni che si è fidanzata con un Boing 737.
“Il mio aereo si chiama Dicki. Amo tutto di lui ma in particolare il suo aspetto, le ali e il motore: sono così sexy“. Sarah Rodo è una ragazza tedesca di 23 anni ed è innamorata di un aereo. Proprio così. Si è innamorata di un Boeing 737 e vorrebbe sposarlo. No, questa non è una fake news né una burla, ma piuttosto la vera storia di questa giovane con “oggettofilia”, ovvero l’inclinazione sessuale che la rende attratta dagli oggetti piuttosto che dalle altre persone
Racconta la storia al tabloid inglese Mirror: “Sono attratta dagli oggetti sin dall’adolescenza, me ne sono accorta quando avevo 14 anni – ha spiegato Sarah -. Prima dell’aereo c’era il treno ICE 3. Ho anche avuto due relazioni con uomini perché non ero sicura di quale fosse la mia vera sessualità. Presto mi sono resa conto di non provare sensazioni romantiche per le persone”. Adesso, per assecondare la sua passione per il Boeing 737, viaggia molto e solo a bordo di quel velivolo. Ma non solo: ha confidato di avere a casa 50 modellini. “È stato amore a prima vista – ha proseguito -. Voglio solo stare con lui tutto il tempo, mi rende la persona più felice del mondo. Non tutti capiscono. Tuttavia, i miei amici hanno accolto molto bene il mio coming out e mi hanno incoraggiato. Mi piacerebbe sposare l’aereo più di ogni altra cosa, ma in Germania è proibito”, ha concluso.
E non è tutto!! C'è chi si sposa il proprio animale!!
Oggi è possibile unirsi in matrimonio con il proprio pet e ricevere un certificato delle nozze, con il sito Marry Your Pets. Matilda è la «sacerdotessa» che celebra la funzione. Sull’«altare», Thomas, una gattina rossa, e Marco, un trentaseienne olandese che ha deciso di sposarla. Ha scritto al sito Marry Your Pets, ha preso in moglie la micia e ha ricevuto il certificato di matrimonio.
Sì, adesso è possibile sposare il proprio pet: il portale, che è quello ufficiale per le unioni uomo–animale, propone diverse soluzioni, a seconda del tipo di cerimonia preferita, ma anche della spesa che si vuole sostenere. Ad esempio: con 10 ci si può sposare online e ricevere il certificato di matrimonio: è la cerimonia più semplice. 35 euro bastano per un matrimonio «big», e lo sposo umano riceve anche la t-shirt con la scritta «I married my pet».
Chi preferisce il «biggest wedding», le nozze in grande, si sposa sempre online, riceve la maglietta, il certificato e una targa decorata a mano, da appendere alla parete, per ricordare il giorno speciale. Tutto per 200 euro. Il matrimonio con gli animali si può anche regalare agli amici con una gift card.
In Svezia e Norvegia è stato legalizzato il matrimonio umano- animale in quanto (per loro) l'umano è un animale.
E dopo oggetti, animali potevano mancare gli ologrammi?
In Giappone un uomo si è sposato con l'ologramma dei suoi sogni: "Mi ha salvato dalla depressione"
Le nozze sono state celebrate via social. Lei ha una fluente chioma azzurra e lunghe orecchie da coniglio. Il fenomeno delle relazioni "fictosessuali" si sta facendo sempre più strada
E' quello che è accaduto nella vita di Akihiko Kondo, 38 anni, innamorato di Hatsune Miku, cantante in guisa di ologramma, disegnata come un fumetto manga: capelli turchesi e grandi orecchie da coniglio, calzette nere e gonnellina ammiccante.
In un'epoca in cui buona parte delle relazioni corre e si appaga grazie ai social e agli strumenti di messaggistica forse non siamo poi così stupiti anche se Kondo si è dimostrato dispiaciuto per la mancata partecipazione ai festeggiamenti da parte dei suoi famigliari: "La mia famiglia non è voluta venire alle nozze", ha detto l'uomo sul proprio profilo Instagram.
“Basta che funzioni”
Ma le nozze speciali di Aikhiko con Hatsune Miku non sono un caso unico e, se ci pensiamo bene, si tratta dell’estensione, in età adulta, delle cotte che tanti di noi si sono spesso presi da bambini per i personaggi di cartoni animati e fumetti. Ma anche cantanti e attori, distanti e idealizzati.
Questi amori dagli esperti del settore sono definiti come fictosessuali, termine che prende la propria radice dalla parola “fiction”, ossia finzione. Un sogno, insomma, che prova a tramutarsi in realtà.
E se in un suo vecchio film Woody Allen parlava di una relazione nella misura in cui “basta che funzioni”, allora perché stupirsi di questa storia d’amore? Aikhiko ha raccontato su Instagram che la conoscenza con Hatsune lo ha salvato dalla depressione e, quindi, ha funzionato perché lo rende felice. Possiamo dire lo stesso dell’uomo o della donna che ci vivono accanto?
Akihiko sa perfettamente che la sua dolce metà non è reale. Lo sapeva anche nel 2017 quando, con 1.300 dollari e dopo aver subito pesanti atti di bullismo al lavoro, ha comprato il Gatebox, un dispositivo che permette alle persone di interagire con ologrammi, personaggi inventati che non sottopongono l’umano di turno a spiacevoli rifiuti. Lì, l'incontro che gli ha cambiato la vita.
Il Guardian riporta come a Tokyo non siano pochi gli hotel specializzati in matrimoni con personaggi di fantasia e per loro riservano anche delle stanze speciali dove passare la prima notte di nozze.
Suona strano, è vero. Ma, se ci pensiamo bene, quando ci interfacciamo tramite i social con uomini e donne che non abbiamo mai visto dal vivo, con cui parliamo e ci confidiamo, per i quali sviluppiamo delle cotte a distanza, dando per buone le loro foto e le loro parole, convinti che non facciano altrettanto con altre persone ossia che ci siano anche fedeli, non siamo comunque innamorati di un qualcuno che nella realtà non esiste, non possiamo toccare, sentire il suo profumo eppure ci provoca forti emozioni? Sotto sotto, nel 2022 e con una connessione siamo un po' tutti Hatsune Miku.
Questi quattro esempi ci comunicano il bisogno umano di legarsi e credere in un rapporto che possa essere ospitato nella nostra zona confort. Impauriti dal nostro prossimo ci creiamo dei rapporti dove sappiamo che non verremo delusi, traditi o finiremo uccisi, se ci va bene solo fisicamente.
Francamente, pur rispettando le altrui decisioni e sentimenti non credo in questi fidanzamenti o matrimoni. Non credo siano reali e penso diano una seudo felicità. Un fac simile di normalità, un non posso ma voglio lo stesso. Ma son scelte!! E questa è la mia opinione!
Sono una donna semplice, credo ancora nei sentimenti (ma quelli veri e forti, duri a morire) e nel mio prossimo. Credo anche nella mia libertà e se un giorno dovessi incontrare un uomo che sappia amare forte e bene allora lo sposerò!!! Nell'attesa si sta bene anche da single!!!
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